Bollette Pazze? Dove ottenere i rimborsi per le bollette pazze? Dal 1° luglio è una data importante per i consumatori italiani: a partire da tale data, infatti, sarà possibile intraprendere una class action anche contro i concessionari pubblici di telefonia trasporti, acqua, luce, gas. Sarà invece necessario aspettare ottobre per le azioni contro malasanità e cartelle tributarie “pazze”. La nuova normativa sull’azione collettiva risarcitoria, tuttavia, che sulla carta sembrerebbe costituire una svolta per i consumatori italiani, rischia di tradursi nella realtà in un nulla di fatto.
Le Class Action a favore del Consumatore
Essa, infatti, non prevede alcun risarcimento economico per gli utenti vittime del disservizio e,
soprattutto, è facilmente aggirabile da parte dell’amministrazione o della società concessionaria del
servizio pubblico presa di mira. A confermarlo, nel corso del convegno ” Class action contro la Pa e
gestori di servizi pubblici”, che si è svolto al Cnel, Paolo Landi, Segretario Generale di Adiconsum:
“Basta dimostrare che ha non personale sufficiente o semplicemente attrezzature, professionalità e
risorse adeguate, per azzerare l’efficacia dell’azione”. Il riferimento, ha proseguito Landi, è alle
Carte di servizio, “ma noi sappiamo che in pochissime ipotesi li prevedono, essendo strumenti
unilaterali e non frutto di un confronto con le associazione di utenza”. Come dire: fatta la legge,
trovato l’inganno.
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