Nel primo pomeriggio si sono infatti riuniti Leonardo Bellodi, presidente di Syndial e responsabile degli Affari istituzionali di Eni, e i delegati della società Ramco. Ormai sono passati quasi due mesi dall’occupazione dell’Isola dell’Asinara da parte degli operai dell’impianto petrolchimico di Porto Torres e tra dichiarazioni e smentite pare che la società araba sia pronta a formalizzare una dichiarazione di acquisizione.
Nessuna dichiarazione dalle parti sui contenuti ,perché il vincolo della riservatezza è fondamentale in una fase cosi delicata del confronto. Ma sembrano esserci segnali ottimistici in merito alla possibilità che la società del Qatar possa ufficializzare una manifestazione di interesse.
«Riunione lunga, è vero – commenta Bellodi – non perché siano emerse difficoltà particolari ma solo perché i temi da trattare sono tanti e complessi ».
Tanti temi trattati durante la riunione
E’ vero i temi sono tanti e non di poca rilevanza, ma è chiaro a tutti che il punto nodale della trattativa è la cessione degli impianti e la gestione del personale. Questioni complesse da affrontare in tempi strettissimi. Sabato si chiudono infatti i termini per il bando internazionale di acquisizione della società. L’importanza di questo accordo non solo segnerà una svolta radicale nella chimica italiana ma segnerò il destino di migliaia di lavoratori tra Porto Torres, Porto Marghera e Ravenna. La Ramco non ha mai fatto dichiarazioni ufficiali ma se si può dare significato ai comportamenti il dado sembra tratto.
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