In breve la risposta è sì: le ferie non godute, quando vengono monetizzate al lavoratore dipendente, vengono tassate, e concorrono al raggiungimento dell’importo lordo annuo usato per determinare l’appartenenza ai vari scaglioni di reddito e la conseguente tassazione da applicare. Il lavoratore è libero di scegliere se vuole fruire delle ferie che gli spettano di diritto oppure se preferisce farsi liquidare una parte di queste direttamente in busta paga, ma solo un volta terminato il rapporto di lavoro; l’importo corrispondente alla liquidazione delle ferie non godute verrà tassato nello stesso identico modo in cui viene tassata la retribuzione regolare percepita dal lavoratore.
Quanto sono tassate le ferie non godute
Le ferie non godute sono tassate esattamente come il resto dello stipendio, e vanno a formare il tetto di reddito su cui si calcola lo scaglione di tassazione annuale. Le ferie possono essere monetizzate solo quando si conclude il rapporto tra datore di lavoro e lavoratore, il quale comunque deve poter disporre di almeno 4 settimane di ferie annuali. In caso invece di violazione della legge, le ferie monetizzate e spettanti di diritto non vengono tassate, mentre i Rol, ovvero i permessi di durata inferiore di un giorno, non possono essere monetizzati e quindi dovrebbero essere goduti prima della cessazione effettiva del rapporto di lavoro.
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