Le imposte di bollo progressive sul deposito titolo rappresentano uno dei cambiamenti per quanto riguarda la manovra finanziaria 2011 – 2012. Il governo è costretto a trovare 70 miliardi di euro per dare fiducia ai mercati. Una delle imposte certamente più odiate dai risparmiatori di qualunque genere che fa il paio con l’armonizzazione della tassazione sulle rendite finanziarie al 20%. In precedenza l’imposta di bollo doveva essere poco progressiva e arrivare fino a 320 euro, nella nuova formulazione della finanziaria, l’imposta di bollo è più equa soprattutto per i piccoli risparmiatori, detentori in particolare di BOT e BTP, che altrimenti vedevano molto del loro frutto “mangiato” dalla tassa sul deposito titoli.
Da 34,20 all’anno fino a 1100 euro
L’imposta di bollo sul deposito titoli certamente dovrà portare un buon gettito nelle casse dello stato. Si passerà da circa 900 milioni di euro fino ad arrivare a circa 2,5 miliardi di euro. Ma quali sono gli scaglioni dell’imposta di bollo? Ecco dunque gli scaglioni 34,20 euro per importi inferiori ai 50mila euro; 70 euro per importi pari o superiori a 50mila euro e inferiori a 150mila euro; 240 euro per importi pari o superiori a 150mila euro e inferiori a 500mila euro; 680 euro per importi pari o superiori a 500mila euro. Inoltre, a partire dal 2013 l’imposta con periodicità annuale sarà di 230 euro per importi pari o superiori a 50mila euro e inferiori a 150mila euro, di 780 euro per importi pari o superiori a 150mila euro e inferiori a 500mila euro e di 1.100 euro per importi pari o superiori a 500mila euro
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