Lo Spread sembra non arrestarsi. Siamo ritornati ai livelli del dicembre 2011, poco dopo l’uscita di Berlusconi dalla Presidenza del Consiglio. I mercati ancora non credono nell’Italia e nella Spagna. A questo punto non sembra più discorso politico relativo ad un singolo paese quanto più ad un problema di livello europeo. Le misure che l’Italia sta attuando, come la Spending Review, non sembrano sufficienti. Lo spread infatti si trova a 470 punti proprio perchè a convincere non sembra tanto l’Italia quanto la politica europea. In questo scenario che cosa attende il “povero” cittadino italiano?
Ancora Tasse? Monti per un’altra legislatura
Le tasse non sembrano il rimedio per questa economia che si trova sempre sull’orlo del precipizio e soprattutto al punto di non ritorno. Aumentare l’IVA nel 2012 oppure inventare nuove tasse sul possesso, inclusa la patrimoniale, potrebbero essere misure che tolgono “respiro” al contribuente italiano e che non sono assolutamente utili se non di concerto con una politica europea più ampia. Ecco che già oggi Monti sta valutando se candidarsi anche alle politiche 2013. Una dichiarazione certamente per raffreddare i mercati che già fibrillano a pensare alle elezioni dove si farà di tutto per promettere tutto a tutti con un grande spreco di denaro pubblico. Monti post 2013 sembra però un’opzione impossibile perchè fino a prova contraria è il popolo a scegliere il parlamento e Monti non gode di buona reputazione politica tra la gente per le troppe tasse.
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