Chi punta al mutuo a tasso fisso, come consigliato da alcuni esperti, sta facendo bene? La situazione internazionale è tale da far pensare ad una nuova recessione evocando lo spettro della W, ovvero della doppia crisi in poco tempo. In questo scenario già i tassi Euribor, che determinano la rata del vostro mutuo a tasso variabile, sono in calo. E’ possibile infatti che la BCE proceda ad un taglio dei tassi visto che il petrolio è in discesa e tutti gli indicatori fanno pensare ad una recessione che non dovrebbe creare problemi di inflazione. Le previsioni sono quindi per un Euribor con una percentuale dimezzata per fine anno, stando così le cose.
Scegliere il tasso variabile, ma attenzione allo spread
Il tasso variabile quindi, rendendo invalide tutte le previsioni che vedevano un rapido aumento dell’Euribor, rimane dunque il migliore strumento per chi deve intraprendere adesso un mutuo ipotecario. Ma attenzione agli spread. Sembra che le banche vogliano aumentare un po’ il differenziale tra il tasso Euribor e il tasso della vostra rata del mutuo per fare “cassa”. In una situazione del genere però ci sarà certamente maggiore credit crunch per cui il mutuo potranno averlo solo quelle persone che dimostrino una situazione patrimoniale più solida rispetto a inizio anno.
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