Oggi il primo ministro George Papandreou , in un discorso televisivo, ha chiesto l’attivazione del piano d’aiuti Ue – Fmi .Dopo le continue tensione nel mercato finanziario l’attivazione del meccanismo di soccorso è stato definito ‘indispensabile’e non può più essere rimandato.
Un ‘bisogno nazionale’ di 45 miliardi di euro, probabilmente distribuiti attraverso un’anticipazione di cassa da parte dell’Ue o del Fmi che avrà come garanzia i prestiti bilaterali dei 15 paesi europei dell’eurozona. Questa cifra sarà necessaria per fronteggiare la scadenza immediata del 19 maggio e dovrebbe ammontare a circa11 miliardi di euro.
La Grecia grazie a questo piano potrebbe finanziarsi a tassi più bassi del mercato. In particolare per i prestiti bilaterali dai paesi dell’Eurozona è previsto un tasso del 5%, ancor più contenuto potrebbe essere il tasso richiesto dal Fondo.
La Germania non è ancora disponibile a concedere gli aiuti economici
L’attuazione effettiva del piano passa però dalla presentazione di ‘un piano economico credibile’.Cosi si è espressa la cancelliera tedesca Angela Merkel ribadendo che il piano sarà attivato «solo se la stabilità dell’euro dovesse essere minacciata nel suo complesso».
Atene in ogni caso secondo il governo tedesco dovrà sottostare a «condizioni rigide» aggiungendo «che al momento non è possibile dare informazioni sulla natura e sull’ammontare degli aiuti».
Dopo l’annuncio,arrivato prima della partenza per Washington del ministro delle finanze Giorgio Papaconstantinou, la reazione sul mercato è stata immediata e positiva.
Il rendimento dei titoli di stato ellenici è sceso dall’8,85% all’8,20% e i Cds, che danno una misura del rischio default del paese, a cinque anni è sceso a 611 punti base dai 634 di ieri.
Dopo il rischio Grecia ora si parla dell’arrivo di un nuovo tifone sui mercati che è quello dell’Irlanda
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