Chi aveva scommesso su un peggioramento della situazione dei cosiddetti Piigs ci aveva azzeccato. Infatti sia Spagna che Irlanda, ma anche la Grecia hanno dovuto alzare il rendimento delle obbligazioni per attrarre investitori. Infatti nell’ultima asta per collocare i titoli a 4 e 6 hanni ha dovuto innalzare di molto il rendimento: 4 anni a un tasso medio del 4,767% mentre quelli a 6 anni al 6,023. Insomma un tasso di interesse assolutamente da paese emergente che non fa ben sperare anche per l’Italia.
Nei Piigs c’è anche l’Italia: l’esplosione del debito e l’aumento dei tassi
Questo aumento dei tassi di interesse in Irlanda ma anche in Spagna, che sulle obbligazioni a 18 mesi ha alzato il tasso al 2%, non c’è certo di buon auspicio per una rapida uscita dalla crisi in Europa e perchè anche in Italia i rendimenti potrebbero aumentare se il debito pubblico non diminuisce nel medio periodo. Il rischio è di tornare a tassi di interesse troppo alti che potrebbero far esplodere la situazione con uno spread nei confronti del bund tedesco troppo alto. Attenzione quindi a questi segnali di allarme perchè una nuova crisi potrebbe arrivare a breve. E sarebbe peggiore della passata considerando il possibile default di stati importanti come Irlanda e Spagna. L’Irlanda rappresenta comunque un ottimo affare per le sue obbligazioni oltre il 5%
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